L’ILLUMINAZIONE

 
 

Introduzione

La fase preliminare di approccio progettuale è consistita essenzialmente nell’analisi dello stato dei luoghi attraverso l’acquisizione degli elementi rilevanti sotto il profilo storico e culturale - architettonici e semantici - e utili ai fini dell’elaborazione del progetto di illuminazione, per estrapolare le situazioni e gli aspetti da valorizzare mediante un’opportuna illuminazione. Tale processo progettuale è avvenuto in coordinamento con le istanze espresse dal progetto di restauro.

Sono anche stati effettuati rilievi e misurazioni nel chiostro, nelle condizioni di luce diurna e non, al fine di comprendere meglio gli aspetti ambientali tipici delle due situazioni.

Si è tenuto ampiamente conto del contesto specifico attraverso considerazioni sull’uso e sulla gestione dei luoghi, ricercando una progettualità semplice ed essenziale, seppure attraverso soluzioni di alta tecnologia e in grado di fornire ampie garanzie sul piano della conservazione dei manufatti.

Il progetto dell’impianto elettrico è stato concepito in funzione dei sistemi di illuminazione, considerando le problematiche esistenti in un contesto ampiamente vincolato e vincolante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il chiostro

  • OBIETTIVI DEL PROGETTO DI ILLUMINAZIONE

L’obiettivo principale del progetto di illuminazione è stato quello di conciliare le esigenze di

una corretta visione dei manufatti e delle opere presenti con la necessità di mantenere inalterata l’immagine tradizionale del chiostro, anche per quanto riguarda il mantenimento dei bassi livelli di illuminamento, storicamente tipici del luogo.

Si è voluto inoltre impostare la provenienza della luce prevalentemente dal basso e con opportune angolazioni dei fasci luminosi, con la finalità di non evidenziare la volta del chiostro (tipo 1); tuttavia si è mantenuta la presenza di apparecchi a sospensione (tipo 2) in corrispondenza delle chiavi delle crociere, con l’obiettivo di smaterializzare gli angoli del chiostro, e mantenere una morbida illuminazione di percorso, indipendente dall’illuminazione scelta per la valorizzazione delle pareti musealizzate.

In particolare il tipo 1, che rappresenta anche il sistema principale di illuminazione, è stato integrato con il sistema mobile di protezione e distanziamento del pubblico dalle pareti del chiostro; tale combinazione di elementi permette da un lato il minimo impatto visivo e dall’altro la massima versatilità di posizionamento e di utilizzo, anche in funzione di esigenze particolari di affluenza.

L’uso separato o in sovrapposizione degli apparecchi appartenenti al tipo 1 e al tipo 2, insieme alla possibile mobilità degli elementi del tipo 1, permette di ottenere differenti situazioni di lettura degli spazi, soprattutto nella condizione di visione notturna.

 

  • INDIVIDUAZIONE DELLE SORGENTI LUMINOSE

Per gli apparecchi a sospensione (tipo 2) sono state scelte delle sorgenti luminose del tipo fluorescente compatto, caratterizzate oltre che da una buona resa cromatica da un basso consumo energetico e da una lunga vita, prerogativa che consente di ridurre sensibilmente il numero di interventi manutentivi necessari. Si è considerato a tal proposito che queste sorgenti saranno utilizzate anche dalla comunità per l’uso quotidiano, avendo oltre alla funzione di illuminazione artistica delle zone d’angolo anche quella di illuminazione di servizio e di percorso.

La temperatura di colore scelta per le lampade è di 2700K.

Per il sistema principale (tipo 1), caratterizzato dall’uso di apparecchi a fibre ottiche, le sorgenti sono costituite da speciali lampade dicroiche, con elevata resa cromatica e temperatura di colore di circa 3000K. Le correzioni cromatiche necessarie sono attuabili mediante l’uso di filtri specifici da anteporre alle lampade.

 

  • INDIVIDUAZIONE DEGLI APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE

Per quanto riguarda gli apparecchi a sospensione (tipo 2), si è ritenuto opportuno l’uso di semplici elementi diffusori in vetro acidato, di forma ovoidale, in grado di fornire un’emissione luminosa il più possibile omogenea, con valori di illuminamento adeguati alla fruibilità del percorso e comunque alla lettura degli elementi architettonici e museali.

Il sistema principale (tipo 1) è stato progettato per l’uso di apparecchi che utilizzano la tecnologia delle fibre ottiche. Tali sistemi sono costituiti da :

- un illuminatore, che ospita la sorgente luminosa dicroica da 12V max 75W, i filtri, la ventola di raffreddamento ed espulsione dell’aria calda, il dispositivo di protezione termica;

- un trasformatore 12V max 100W;

- un bundle di fibre ottiche (guide) di numero, sezione e lunghezza come descritto nel progetto, assemblate in testa mediante un collettore comune che si inserisce nell’illuminatore, con i relativi terminali orientabili.

La scelta dei sistemi a fibre ottiche offre i seguenti vantaggi:

- una sensibile riduzione degli ingombri;

- un ridotto numero di lampade e un basso impegno di potenza rispetto ai risultati illuminotecnici;

- la possibilità di ottenere il distanziamento del pubblico tramite cordoni flessibili che non sono attraversati da conduttori elettrici, a vantaggio delle esigenze della sicurezza;

- l’assenza di apparecchiature e superfici calde a portata di mano.

 

  • LOCALIZZAZIONE DEGLI APPARECCHI

I quattro apparecchi appartenenti al tipo 2 sono localizzati in corrispondenza delle chiavi delle crociere, nella posizione che occupano le attuali lanterne.

I sistemi a fibre ottiche del tipo 1 sono integrati nel sistema di distanziamento del pubblico, costituito da gruppi di tre o quattro "candelieri" metallici, raccordati tra loro mediante tratti di tubo flessibile in acciaio rivestito esternamente da una calza nera in poliestere.

Le basi dei "candelieri", in ragione di una baricentrica per ogni gruppo, ospitano l’illuminatore del sistema, dal quale si diparte il bundle che, attraversando gli elementi verticali e i tubi inguainati, si distribuisce da un candeliere all’altro, mentre i terminali orientabili con le code luminose sono posizionati in tutte le basi, nel numero di due o tre per ciascuna base.

 

  • IMPIANTO ELETTRICO

La progettazione dell’impianto elettrico ha riguardato non solo il corretto dimensionamento degli elementi che compongono l’impianto, ma anche la ricerca e lo studio delle soluzioni più in linea con gli obiettivi del progetto di restauro.

Il passaggio delle linee e il posizionamento delle prese e delle scatole di derivazione riportati sulle tavole di progetto dovranno tuttavia essere verificati in cantiere nella fase esecutiva, anche in base alla possibilità di attraversamento delle murature e degli intonaci, e alla possibilità di riutilizzo di vecchie tracce preesistenti.

Qualora sia necessario il passaggio a vista delle linee elettriche, saranno utilizzate di volta in volta le migliori soluzioni dal punto di vista tecnico e dell’impatto visivo.

 

 

 

 

Fig. 1 - Pianta piano terra con sistema di illuminazione di progetto.

 

Fig. 2 - Dettagli dei candelieri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cappella di S. Barbara

L’obiettivo del progetto di illuminazione è quello di consentire la lettura dello spazio architettonico e degli elementi artistici presenti (porzioni affrescate) attraverso soluzioni tecniche di trascurabile impatto visivo e scelta accurata delle sorgenti luminose, privilegiandone l’aspetto cromatico in funzione delle superfici da illuminare.

Per l’illuminazione d’ambiente è stato usato un apparecchio a luce indiretta, con lampada agli ioduri metallici con bruciatore ceramico ad alta resa cromatica da 70W, con temperatura di colore 3000K, posto sulla finestra riaperta dal Muñoz.

Per l’illuminazione specifica delle nicchie con porzioni affrescate sono stati usati due apparecchi ad incasso nel pavimento per illuminazione dal basso, con lampada White-SON, di colore bianco dorato, da 35W.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il loggiato superiore

L’obiettivo del progetto di illuminazione è quello di garantire i livelli di illuminamento necessari per la fruizione dello spazio, utilizzato soprattutto come percorso, senza tuttavia trascurare l’impatto percettivo dell’illuminazione di questa zona nella visione notturna globale del chiostro: si è pertanto scelto di utilizzare degli apparecchi "segnapasso", incassati nel verticale del parapetto, che forniscono un’idonea illuminazione diretta sul pavimento e una leggera illuminazione per riflessione sulla muratura opposta.

Tale soluzione permette di lasciare in evidenza il piano terreno rispetto al loggiato superiore, pur non negando la lettura completa dell’articolazione degli spazi del chiostro.

L’illuminazione specifica di percorso è stata realizzata con undici apparecchi equipaggiati con lampada fluorescente compatta da 7W, con temperatura di colore 2700K.

 

 

 

 

 

 

 

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