I pilastri

a cura di Mara Falconi

   
 

I pilastri marmorei che si alternano alle colonnine binate del recinto interno del chiostro, sono in totale 10: quattro sono posti agli angoli, due coppie delimitano il passaggio verso il centro sui lati est ed ovest e gli ultimi due dividono in mezzeria i lati nord e sud. Quelli angolari hanno una pianta ad 'L', mentre i restanti sono a pianta cruciforme e, per tutti, i lati rivolti verso le colonnine binate sono decorati da una coppia di paraste ugualmente binate e scanalate.

Le coppie di paraste presentano una diversa decorazione a seconda del pilastro: alcune hanno il capitello liscio e sono trattate in modo più semplice, altre presentano sul capitello un motivo floreale a foglia piana che richiama quello delle colonnine e, nella parte superiore della scanalatura del fusto, all'attacco con il collarino dove la scanalatura si raccorda a semicerchio, è presente un motivo a piccole foglioline che spuntano da tale raccordo. Questo ultimo tipo di decorazione è la più frequente e gli unici ad esserne privi sono i pilastri del passaggio centrale del corridore est (fig. 1). Il pilastro centrale del lato sud è l'unico il cui prospetto nord, quello cioè rivolto verso il centro del chiostro, presenta una decorazione, peculiarità dovuta alla sua natura di elemento di recupero. (figg. 2-3).

Tutti i pilastri sono composti da una base, un fusto e una cornice, che possono essere monolitici oppure formati da più parti o costituiti da lastre di recupero, a volte contenenti iscrizioni, lavorate ed assemblate tra di loro. E' questo il caso di tutti i pilastri d'angolo come, ad esempio, quello sud - ovest dove appare evidente come le singole lastre di spessore variabile da cm 5 a 7, siano montate a comporre il fusto, mentre la cornice e la base sono costituite da vari blocchi di marmo lavorati ed uniti tra di loro. La fattura è di buon livello, le dimensioni delle singole modanature corrispondono in tutti i pilastri, così come l'altezza totale di circa cm 130 e l'altezza sia delle cornici superiori, variabile tra cm 8 e cm 8.5, sia quella delle basi di cm 14 - 14.5; quello che invece sembra approssimato è l'assemblaggio delle singole parti, le quali risultano spesso non in asse tra di loro. Rimane da valutare se questa mancanza di assialità sia dovuta ad un montaggio imperfetto oppure ai cedimenti avvenuti nel tempo considerando che, infatti, tutti i pilastri presentano dei notevoli fuori piombo che possono aver causato lo scorrimento reciproco tra i singoli elementi.

Tutti i pilastri sembrano essere originari e non risultano modificati dal restauro di Muñoz il quale, invece, ha fatto solo due tasselli per integrare delle mancanze; tali tasselli si trovano sul prospetto sud del pilastro centrale del corridore sud e sul prospetto sud del pilastro dell'angolo nord-ovest. Tracce di colore tendente al rosso, si osservano sul prospetto est del pilastro dell'angolo sud-ovest, analisi successive potranno chiarire se tale colorazione poteva essere presente anche su tutti gli altri pilastri e, soprattutto, se poteva far parte di una cromia estesa a tutti gli elementi costituenti il chiostro. I pilastri del lato sud e le due coppie centrali dei lati est ed ovest, sono quelli che risultano maggiormente degradati a causa di una estesa crosta nera che deteriora fortemente le superfici e le rende particolarmente fragili alle sollecitazioni meccaniche anche di piccola entità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

© 1999 Coordinamento Monica Morbidelli
© 1999 Altair 4 Multimedia
© 1999 Il contenuto di questo sito internet è copyright del Monastero dei Ss. Quattro Coronati. Qualsiasi riproduzione, distribuzione, rappresentazione pubblica, diffusione e trasmissione broadcast o via rete non autorizzata è tassativamente proibita. Webmaster: techaltair@altair4.it

 

 

 

 

Fig. 1 - Corridore ovest, pilastro nord, prospetto nord.

 

Fig. 2 - Corridore sud, pilastro centrale, pianta e prospetto nord.

 

Fig. 3 - Corridore sud, particolare del pilastro centrale.