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La progettazione di restauro implica per sua natura una dose di indeterminazione
data la difficoltà di conoscere anticipatamente tutte le componenti storiche,
artistiche e strutturali del manufatto prima di intervenire materialmente
su di esso. Questo fattore determina difficoltà oggettive per l'esatta
valutazione degli interventi da realizzare e per la loro quantificazione
economica. Ciò premesso sia per ragioni scientifiche e progettuali e sia
per ragioni più strettamente economiche e di programmazione si cerca di
ridurre al minimo le incognite. A questo scopo si stanno svolgendo puntuali
e sistematiche indagini preliminari che stanno fornendo numerose indicazioni,
indispensabili a meglio indirizzare le operazioni di intervento.
L'esame del livello e della natura del degrado eseguita puntualmente
attraverso la 'schedatura di cantiere' ha portato alla localizzazione
e alla definizione della tipologia dei saggi ed analisi necessarie (in
corso di svolgimento). Alcune di tali indagini avranno anche il fine di
rispondere a quesiti sulla storia dell'edificio.
Sono state individuate:
- Prove di pulitura e consolidamento sul pavimento in cotto, sugli elementi
lapidei (ordine binato e relative lastre di appoggio, pilastri, reperti
archeologici), sugli intonaci dipinti e non.
- Prove volte allo scopo di individuare le colorazioni assunte dalle superfici
nel tempo e le loro eventuali decorazioni (parete, lunetta, volta, prospetto),
realizzate attraverso l'esecuzione con bisturi di tasselli e scalette
cromatiche e di sezioni stratigrafiche.
- Saggi di indagine sulle murature mediante la disintonacatura di piccole
aree per accertarne tipologia e caratteristiche.
- Saggi di scavo archeologico. Da questi ultimi in particolare si attendono
importanti risultati in merito non solo alla conoscenza storica e materiale
del monumento ma anche relativamente alla situazione statica delle fondazioni
e alle dinamiche di distribuzione dell'umidità nel terreno e di convogliamento
delle acque. In particolare un ampio scavo sarà realizzato nel lato nord
dello spazio aperto del chiostro alla ricerca delle informazioni in merito
alla risega di fondazione del muro su cui poggiano le colonnine, alla
ricerca del muro di fondazione della navata laterale della basilica carolingia
e del suo livello pavimentale. Gli scavi saranno realizzati con metodo
stratigrafico: saranno documentate tutte le unità stratigrafiche e catalogati
i frammenti archeologici che verranno rinvenuti. Si provvederà inoltre
alla campionatura di tutti i materiali costitutivi che è possibile prelevare,
senza arrecare danni al manufatto.
© 1999 Coordinamento Monica Morbidelli
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