Indagini di approfondimento

a cura di Monica Morbidelli

 
 

La progettazione di restauro implica per sua natura una dose di indeterminazione data la difficoltà di conoscere anticipatamente tutte le componenti storiche, artistiche e strutturali del manufatto prima di intervenire materialmente su di esso. Questo fattore determina difficoltà oggettive per l'esatta valutazione degli interventi da realizzare e per la loro quantificazione economica. Ciò premesso sia per ragioni scientifiche e progettuali e sia per ragioni più strettamente economiche e di programmazione si cerca di ridurre al minimo le incognite. A questo scopo si stanno svolgendo puntuali e sistematiche indagini preliminari che stanno fornendo numerose indicazioni, indispensabili a meglio indirizzare le operazioni di intervento.

L'esame del livello e della natura del degrado eseguita puntualmente attraverso la 'schedatura di cantiere' ha portato alla localizzazione e alla definizione della tipologia dei saggi ed analisi necessarie (in corso di svolgimento). Alcune di tali indagini avranno anche il fine di rispondere a quesiti sulla storia dell'edificio.

Sono state individuate:

- Prove di pulitura e consolidamento sul pavimento in cotto, sugli elementi lapidei (ordine binato e relative lastre di appoggio, pilastri, reperti archeologici), sugli intonaci dipinti e non.
- Prove volte allo scopo di individuare le colorazioni assunte dalle superfici nel tempo e le loro eventuali decorazioni (parete, lunetta, volta, prospetto), realizzate attraverso l'esecuzione con bisturi di tasselli e scalette cromatiche e di sezioni stratigrafiche.
- Saggi di indagine sulle murature mediante la disintonacatura di piccole aree per accertarne tipologia e caratteristiche.
- Saggi di scavo archeologico. Da questi ultimi in particolare si attendono importanti risultati in merito non solo alla conoscenza storica e materiale del monumento ma anche relativamente alla situazione statica delle fondazioni e alle dinamiche di distribuzione dell'umidità nel terreno e di convogliamento delle acque. In particolare un ampio scavo sarà realizzato nel lato nord dello spazio aperto del chiostro alla ricerca delle informazioni in merito alla risega di fondazione del muro su cui poggiano le colonnine, alla ricerca del muro di fondazione della navata laterale della basilica carolingia e del suo livello pavimentale. Gli scavi saranno realizzati con metodo stratigrafico: saranno documentate tutte le unità stratigrafiche e catalogati i frammenti archeologici che verranno rinvenuti. Si provvederà inoltre alla campionatura di tutti i materiali costitutivi che è possibile prelevare, senza arrecare danni al manufatto.

 

 

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