Indagine sull'umiditàa cura di Leonardo Lombardi |
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Il chiostro dei Ss. Quattro Coronati mostra nelle pareti che guardano a nord tracce evidenti di umidità che risalgono per alcuni metri lungo le murature. La porzione sud del chiostro pur non essendo asciutta, presenta livelli di umidità meno intensa. Sul fronte esterno del complesso ecclesiale, sulla via dei Querceti, la parete mostra una vasta chiazza di umidità, a forma di triangolo, con il vertice in alto, posto in corrispondenza della torre, a un livello corrispondente al piano di calpestio del chiostro e delle sale ad esso vicine. Le indagini per individuare le cause dell'umidità sono in corso ed è stata già localizzata, e in parte esaminata, una antica cisterna che raccoglie le acque piovane e gli scarichi di numerosi lavelli di stanze poste a un livello superiore a quello del chiostro. Sul chiostro infatti convergono le acque piovane di circa 700 m2 di tetto cui si sommano quelle che cadono direttamente sul pavimento del chiostro stesso e quelle reflue dei lavelli precedentemente citati. L'acqua che raggiunge il chiostro è stimabile a circa 7- 800.000 litri l'anno che raggiungono la citata cisterna e, in modo non ancora chiaro passano nelle murature e sfociano verso via dei Querceti. In termini generali due sono i metodi per risolvere i problemi d'umidità:
E' prematuro indicare ora le soluzioni che verranno adottate in fase progettuale; è probabile, comunque, che si interverrà nei due sensi: riducendo l'afflusso d'acqua che raggiunge il chiostro, dirottando verso un sistema canalizzato le acque reflue e piovane, e intervenendo direttamente sulle murature con tecniche da stabilire.
© 1999 Coordinamento Monica Morbidelli
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